Zes Jonica: la burocrazia non può bloccare l’operatività

L’ingegner Alfredo Cestari sostiene che la burocrazia non può bloccare ancora l’operatività delle Zes come accade per quella Jonica (Puglia-Basilicata)
Zes Jonica: la burocrazia non può bloccare l’operatività

Zes Jonica: la burocrazia non può bloccare l’operatività

L’ingegner Alfredo Cestari sostiene che la burocrazia non può bloccare ancora l’operatività delle Zes come accade per quella Jonica (Puglia-Basilicata)

“La burocrazia non può bloccare ancora l’operatività delle Zes come accade per quella Jonica (Puglia-Basilicata). La neo Commissaria Straordinaria Floriana Gallucci è attesa da adempimenti formali e sostanziali fondamentali come il compito di ridefinire il perimetro delle Zona economica Speciale, secondo quanto stabilito nel decreto Pnrr2 dello scorso 13 aprile. Non dobbiamo perdere altro tempo prezioso se vogliamo rilanciare, specie in questa fase segnata dal conflitto russo-ucraino, i programmi di internazionalizzazione delle imprese del Sud ”: è quanto sostiene l’ing. Alfredo Cestari, presidente Camera ItalAfrica, impegnato in progetti per promuovere investimenti dall’estero nell’area appulo-lucana.

Nello specifico, attraverso il Progetto Sud Polo Magnetico, con gli aumenti crescenti dei costi energetici a carico delle imprese diventano ancora più attuali i “Protocolli energetici” per ridurre il costo dell’energia per le imprese operanti nelle Zes e più in generale per l’ incremento della competitività delle imprese, sia in maniera diretta, attraverso la consulenza e l’assistenza tecnica per il sostegno finanziario agli investimenti, sia in maniera indiretta, attraverso azioni volte al potenziamento delle infrastrutture materiali ed immateriali. Un’attività che si svolge in forma sinergica per offrire pari opportunità alle imprese che investiranno e quindi si localizzeranno in ciascuna delle tre Zes del Sud con i rispettivi porti di riferimento: Zes Calabria (Gioia Tauro), Zes Campania (Napoli), Zes Jonica Puglia-Basilicata (Taranto).

Il presidente ItalAfrica sottolinea che nell’ambito della Missione 5 – Componente 3 e’ prevista la Riforma per il Rafforzamento delle Zone Economiche Speciali (ZES). La riforma punta a semplificare il sistema di governance delle ZES e a favorire meccanismi in grado di garantire la messa in opera degli interventi in tempi rapidi e a favorire l’insediamento di nuove imprese. La riforma riguardera’ l’attivita’ e i poteri del Commissario, che avra’ la titolarita’ del procedimento di autorizzazione unica e sara’ l’interlocutore principale per gli attori economici interessati a investire sul territorio di riferimento. Per semplificare le procedure amministrative di insediamento delle imprese nelle aree ZES, si facilitera’ la realizzazione del Digital One Stop Shop ZES, rafforzando cosi’ il potenziale di crescita dei territori, accrescendone l’attrattivita’ nei confronti delle imprese (anche straniere), con conseguente possibile impatto occupazionale. Sono questi – spiega – i temi attuali che ci interessa discutere alimentando il confronto con i soggetti imprenditoriali.

Per Cestari “è prioritario procedere, attraverso il più rapido ed efficace impiego dei nuovi fondi comunitari intrecciati a quelli della programmazione regionale 2021-2026 (Fesr), per superare il gap infrastrutturale. Scontiamo ancora limiti insopportabili. Ci sono realtà industriali alle quali, per burocrazia, manca da anni un collegamento alla rete del gas. Ci aspettiamo dunque che il ministero del Sud dopo la nomina del commissario per la Zes Jonica acceleri il processo di riforma delle modalità di svolgimento delle conferenze dei servizi al Sud in modo da rendere agevole e attrattivo per le aziende insediarsi nel Mezzogiorno.

I risultati da raggiungere – continua – restano quelli della strategia istitutiva delle Zes: rafforzare l’attenzione specifica dei territori interessati sui progetti di sviluppo delle singole Zes; rafforzare il ruolo di coordinamento e impulso del presidio centrale per consentire a ogni singola Zes di crescere secondo linee di sviluppo coerenti con un disegno strategico nazionale evitando «deleteri campanilismi.

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