Sismabonus: serve un rilancio nel 2023

I recenti terremoti hanno riacceso l'attenzione sulla detrazione del Sismabonus. A questo riguardo serve un rilancio: meno burocrazia più interventi.
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Sismabonus: serve un rilancio nel 2023

I recenti terremoti hanno riacceso l'attenzione sulla detrazione del Sismabonus. A questo riguardo serve un rilancio: meno burocrazia più interventi.

Il devastante terremoto in Turchia ha riacceso l’attenzione specie nelle aree sismiche lucane e del Paese sulla detrazione del Sismabonus che è pari al 50% per le spese sostenute ed è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024.

Sismabonus: poche adesioni, perché?

Un pool di esperti lavora a Moliterno per iniziativa del Gruppo Cestari (www.gruppocestari.com) che nel centro della Val d’Agri ha insediato un vero e proprio Centro di Assistenza e di consulenza professionale. Purtroppo – riferiscono gli esperti del Gruppo – se per il Bonus 110 si è registrato un discreto interesse, nel periodo 2017-2018 il Sismabonus si stima abbia attivato una spesa di oltre 170 milioni di euro, e si prevede che nel 2019 la spesa possa essere stata di almeno 70 milioni.

Negli ultimi anni si sono assottigliati gli interventi al punto che risulta difficile persino aggiornare i dati. Con la proroga l’auspicio è la riattivazione di progetti tenuto conto che il patrimonio edilizio privato e pubblico in gran parte risale a prima del terremoto del 1980 e che almeno un terzo non ha beneficiato di interventi della ex legge 219/81 e che comunque siamo già oltre i 40 anni dei primi interventi realizzati con tecniche considerate superate dalla nuova tecnologia antismica.

«Il supporto, la pianificazione e il raggiungimento di un obiettivo è proprio il nostro compito principale per mettere in sicurezza le abitazioni”: dicono alla sede di Moliterno del Gruppo, fondato dall’ing. Alfredo Cestari, che attraverso la collaborazione con primari enti di validazione e certificazione a livello nazionale (Deloitte, EY, PWC e altri), sta realizzando numerosi progetti (https://gruppocestari.com/progetti/gallery/) non solo in Basilicata, Campania, Calabria ma su tutto il territorio nazionale.

Un servizio che risulta prezioso per i Comuni che in gran parte non dispongono di professionalità tecniche e sono alle prese con progetti, anche complessi, che riguardano scuole ed immobili pubblici da riammodernare e per il risparmio energetico.

Sismabonus: un opportunità 

Con la proroga ci sono pertanto tutte le condizioni e le opportunità che enti pubblici e locali e cittadini non devono farsi sfuggire – sottolinea il Gruppo Cestari – per rimette in moto il motore dell’edilizia, un comparto fondamentale per l’economia locale, regionale e nazionale e per programmare interventi di sicurezza antismica, recupero urbano e risparmio energetico.

Il consulente finanziario – sottolineano a Moliterno – è una figura fondamentale per chiarire eventuali dubbi del cittadino o amministratore e fare le scelte migliori. Si tratta infatti di particolari agevolazioni utilizzabili per interventi edilizi finalizzati all’efficienza energetica, alla riqualificazione e antisismica degli edifici.

Meno burocrazia, più interventi

Tuttavia, come ha rilevato in una recente analisi anche l’Osservatorio conti pubblici italiani, finora sono pervenute ancora poche richieste anche a causa dell’eccesso di burocrazia. La complessità delle procedure per la richiesta del Sismabonus non gioca certo in favore dell’obiettivo di coinvolgere la platea più estesa possibile di potenziali beneficiari.

In aggiunta, il pesante carico documentale richiesto a proprietari e professionisti, in fase di progettazione ed esecuzione dei lavori ed in fase di asseverazione delle attività svolte, potrebbe far ritardare ulteriormente tutto il processo e anche scoraggiare possibili fruitori.

Per tutto questo è fondamentale rivolgersi a società di professionisti esperti che sanno districarsi nella giungla della burocrazia.

Fonte dell’articolo sassilive.it

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