Restauro del castello Château de Chanteloup

Le squadre del Gruppo Cestari hanno iniziato i sopralluoghi per il restauro dell'antichissimo castello Château de Chanteloup patrimonio europeo.
castello château de chanteloup

Restauro del castello Château de Chanteloup

Le squadre del Gruppo Cestari hanno iniziato i sopralluoghi per il restauro dell'antichissimo castello Château de Chanteloup patrimonio europeo.

In Francia a Saint-Germain-lès-Arpajon, a sud di Parigi, un nuovo progetto di restauro dell’antichissimo castello “Château de Chanteloup”, un immobile risalente al XIII secolo. Nei sopralluoghi, che si sono svolti per tre giorni consecutivi, la squadra di ingegneri, tecnici ed esperti del Gruppo Cestari (www.gruppocestari.com) presieduto dall’ing. Alfredo Carmine Cestari  ha rilevato l’intero immobile e le zone adiacenti al castello Château de Chanteloup, con il fine di riqualificare l’edificio e l’area circostante.

Il Castello Château de Chanteloup: la storia

Il Castello Château de Chanteloup si trova a Saint-Germain-lès-Arpajon sud di Parigi, ed è un immobile storico che risale al XIII secolo, dista circa 16 Km dall’aeroporto di Parigi Orli’ e 25km dal centro di Parigi.

L’edificio è vicinissimo all’uscita per la superstrada per Parigi. Il castello immerso da 15 ettari di boschi dove all’interno si trova un laghetto.

L’idea progettuale e la finalità dell’ intervento è quella di riqualificare la zona circostante al Castello Château de Chanteloup, che da qualche anno è fatiscente. I lavori che verranno effettuati sull’immobile saranno sostenibili con alta efficienza energetica, oltre che lavori che valorizzino la struttura.

“E’ questo un nuovo progetto d’investimento per il Gruppo Cestari. Da anni – commenta l’ing. Alfredo Carmine Cestari – lavoriamo nell’ambito della progettualità portando avanti progetti nel campo della riqualificazione ed efficienza energetica utilizzando tecnologie che rispettino all’ambiente.

Già in passato abbiamo svolto lavori all’estero per riqualificare, conservare e valorizzare i patrimoni cultural. Il nostro Team di Ingegneri qualificati è già all’opera per consegnare il progetto nel più breve tempo possibile così da poter portare in luce un edificio storico pieno di potenzialità”.

Altri progetti

Tra gli interventi più significativi del Gruppo per la riqualificazione e valorizzazione del patrimonio Culturale europeo a Galati Mamertino, provincia di Messina, un Palazzo Baronale che risale al XVII secolo.

L’immobile è ubicato al centro della Piazza San Giacomo. La storia narra che alla fine del XVI secolo, quando il barone Lanza abbandonò la città murata che sorgeva nei pressi del Castello, di cui oggi rimangono solo i ruderi, sorsero numerosi palazzi baronali su quella che oggi è Piazza San Giacomo. Questi edifici, arretrati rispetto alla casa del barone, prendono il nome di Palazzata Baronale costruita nel XVII secolo dai baroni Marchiolo e Parrinelli.

Ancora, un progetto di Restauro, risanamento conservativo e messa in sicurezza dell’immobile “Ex Monastero di Penta” sito nel Comune di Fisciano (Sa) alla frazione di Penta.

L’obiettivo perseguito è quello di attuare un restauro che, nel rispetto dell’impianto storico e dei criteri stabiliti dalle norme urbanistiche e dai vincoli esistenti, riutilizzi il complesso edilizio, attualmente in stato di abbandono e di pericolo di crollo imminente, convertendolo essenzialmente in una struttura alberghiera a quattro stelle con annesso bar, ristorante di lusso e spa.

Lo scopo degli interventi, in termini di sicurezza e durabilità, è il miglioramento delle prestazioni statiche e sismiche del fabbricato senza modificare lo schema strutturale originario e producendo il minimo impatto sul manufatto storico.

A tal fine sono previsti interventi tali da evitare di alterare in modo significativo l’originale distribuzione delle rigidezze negli elementi strutturali portanti e delle masse ai singoli livelli. Inoltre, sono state previste tipologie di impianti che consentono il minor impatto sugli elementi strutturali al fine di non ridurne le capacità resistenti e l’efficacia dei collegamenti.

Fonte: www.sudnotizie.com

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