Basilicata, 7 “parchi solari” entro il 2026

Nella terra dei giacimenti di greggio (basilicata) previsti investimenti massicci nel fotovoltaico, ospiterà 7 «parchi solari» della Glennmont partners.
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Basilicata, 7 “parchi solari” entro il 2026

Nella terra dei giacimenti di greggio (basilicata) previsti investimenti massicci nel fotovoltaico, ospiterà 7 «parchi solari» della Glennmont partners.

Nella terra del petrolio, con i giacimenti di Eni e Total, si fa largo l’energia pulita. La Basilicata ospiterà di qui al 2026 sette progetti fotovoltaici che, una volta operativi, forniranno volta operativi forniranno 65 Mw di capacità installata.

Glennmont partners e il progetto in Basilicata

La Glennmont partners (Nuveen Infrastructure), tra le maggiori società di gestione al mondo che investono in energia pulita, mostra un grande interesse per le rinnovabili al Sud Italia, focalizzando la sua attenzione proprio sul territorio lucano.

L’intero suo programma produttivo – relativo al Mezzogiorno – è con- centrato sulla Basilicata. Gli impianti saranno costruiti in due gruppi, con il primo che dovrebbe iniziare i lavori all’inizio del 2024 e l’altro nella seconda metà del 2024.

I progetti dovrebbero essere operativi rispettivamente nella prima metà del 2025 e nella seconda metà del 2026. Il programma ha anche il significativo vantaggio aggiuntivo di poter partecipare alle aste per il Conto energia del gestore servici energetici (Gse) italiano, essendo sviluppato su un terreno industriale.

Francesco Cacciabue, chief financial officer di Glennmont Partners nell’annunciare il piano d’intervento sotto-linea che «fornirà energia pulita a basso costo a varie aree del sud Italia e darà un contributo significativo agli obiettivi di decarbonizzazione del Paese».

Secondo i dati dell’Osservatorio Fer rea- lizzato da Anie Rinnovabili, la Basilicata chiude il 2022 con una potenza complessiva di 2035 Mw con 1880 sistemi di accumulo.  Altrettanto significativi i dati della Puglia con 6012 Mw e 11.898 impianti, della Campania con 3203 Mw e 8537 impianti e della Calabria con 2557 Mw e 5340 impianti.

Il commento del Gruppo Cestari

«Ma – commenta il Gruppo Cestari – seppure le Fer registrino nel nostro Paese un incremento del 109% di nuova potenza installata nel 2022 rispetto al 2021, siamo ben lontani dall’obiettivo di 9 Gw/anno previsti dallo scenario definito per il quale è necessario, come spiega Anie, un incremento di nuova po- tenza pari al 200% di quanto conseguito nel 2022.

C’è, dunque, un potenziale per eolico e fotovoltaico – sottolinea l’ing. Alfredo Carmine Cestari (https://alfredocestari.it/), presidente del Gruppo omonimo- che specie al Sud resta inespresso con riflessi sull’autoapprovvigionamento energetico, l’occupazione diretta ed indotta che non vanno sottovalutati.

Lo dimostra in particolare l’incremento dell’eolico che nelle regioni meridionali è «a macchia di leopardo»: in Puglia 121 nuovi impianti (238 Mw), in Basilicata 29 (40 Mw), in Campania 11 (72 Mw) e 9 in Calabria (5 Mw). Vale per tutti il «modello Benevento» da replicare: investimenti per 50 milioni di euro nelle rinnovabili per 350 posti di lavoro.

Fonte dell’articolo www.lagazzettadelmezzogiorno.it.

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